Francobolli italiani più preziosi: possederne uno potrebbe cambiarti la vita

La filatelia non è solo un mezzo che permette la spedizioni di lettere e cartoline, ma anche un mondo molto legato al collezionismo. Soprattutto l’attenzione degli appassionati è legata alla storia culturale e agli eventi legati ad ogni singolo francobollo. Possederne uno potrebbe trasformare la vita di chi li ritrova nei cassetti di casa o in vecchie collezioni di famiglia.

Il collezionismo filatelico, come ogni collezione, racconta una storia, rappresentando un determinato periodo storico e una storia culturale non indifferente. Di solito quelli più preziosi sono quelli più antichi e tendono ad essere limitati nella produzione, quindi sono difficili a trovare. Si tratta di dettagli che li rendono oggetti unici e di inestimabile valore.

I francobolli italiani più preziosi

Ma la situazione filatelica in Italia com’è messa? Bene, l’Italia è messa molto bene, infatti, può vantare di una collezione storia variegata e ampia. La sua avventura è iniziata nel 1851 con i primi francobolli del Regno Lombardo-Veneto. Da quel tempo, ogni evento storico e culturale è stato rappresentato da un’emissione dedicata.

Oltre al valore monetario, un francobollo raro rappresenta un patrimonio storico. Possedere questo particolare pezzettino di carta è un vero e proprio valore culturale. Proprio per questo gli appassionati del collezionismo potrebbero pagare qualsiasi cifra, anche a prezzi davvero impensabili, pur di ottenere un cimelio raro che non tutti possono possedere.

Ecco i francobolli italiani di valore

Ci sono alcuni francobolli molto antichi, ma che ancora è possibile trovarle che posseggono un valore inaspettato. Un esempio di rarità è quello dei Gronchi Rosa emesso nel 1861 e un altro esemplare è quello in cui è rappresentata la Trinacria, stampato nel 1959. Si tratta di prezzi rari, ma è anche vero che se le loro condizioni sono ottimali, possono raggiungere delle cifre interessanti. Ma scopriamo insieme altri francobolli di valore:

  • Cavallini di Sardegna del 1819, uno dei primi francobolli emessi in Europa.
  • Belfiore del 1851, un francobollo tanto rato quanto quotato.
  • Ferro di cavallo del 1860, emesso durante il Regno di Napoli, molto redditizio.

Ma come si fa a scoprire il valore di un francobollo? Se non siete molto acculturati circa la filatelia, potete affidarvi alla consulenza di un esperto di questo settore, che saprà valutare e darvi una quotazione dettagliata e affidabile. Rivolgetevi a case d’asta o periti filatelici che possano certificare l’autenticità e determinare il valore sul mercato. Una buona conservazione aumenta notevolmente il prezzo di vendita.

Oltre a un possibile guadagno in termini economici, i francobolli sono porte verso la storia e la cultura. Molti appassionati e collezionisti essendo amanti della storia e della cultura sarebbero in grado di pagare delle cifre spropositate pure di possedere un oggetto, in questo caso un francobollo, in grado di raccontare un pezzo di storia e di un’epoca passata.

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